15 Dic Ecommerce vino e carrelli abbandonati dai clienti, come usarli e trasformarli in ordini
Il problema principale degli ecommerce è il basso tasso di conversione, uno dei segnali è l’abbandono dei carrelli senza concludere gli ordini. Diverse sono le cause per le quali l’utente, dopo aver visualizzato il prodotto e averlo messo a carrello, non finalizzare l’acquisto.
Ecommerce vino, cause di abbandono dei carrelli
Le cause possono essere diverse, analizziamo le più frequenti.
✅ Non conoscenza del prodotto. Soprattutto nel settore vino, è facile che il cliente venga attratto dall’etichetta, ma non conosce il prodotto, nonostante la scheda organolettica esaustiva e le immagini grandi e chiare;
✅ Problemi di natura tecnica. Quante volte ti è capitato di procedere a selezionare un prodotto e al momento del pagamento non sei riuscito a concludere l’acquisto? Immaginiamo tante. Questo può dipendere da problemi tecnici legati alla rete, ad un momentaneo disservizio del sito o perchè il tempo del carrello è scaduto (solo in alcuni casi);
✅ Lo aggiunge ad una “lista dei desideri” e lo dimentica. Spesso si aggiunge il prodotto alla lista dei desideri per ricordarsene e poi concludere l’acquisto in un secondo momento. E questo non avviene quasi mai, a meno che non si venga stimolati a farlo;
✅ Difficoltà e chiarezza nelle informazioni. A volte capita che un carrello venga abbandonato anche per poca chiarezza delle informazioni, come quando arrivati al checkout bisogna inserire i dati personali, ma i moduli non chiariscono le modalità di compilazione; oppure non si riesce ad inserire correttamente i buoni sconto pubblicizzati; o perchè le spese di spedizione non vengono mostrate subito ma solo al momento di concludere l’ordine;
✅ Recensioni. A volte un carrello viene abbandonato per mancanza di recensioni sul prodotto, recensioni che è bene richiedere ai clienti fidelizzati e non, il prodotto acquista notorietà;
✅ Termini e condizioni. A volte nasce il dubbio perchè si approccia all’azienda per la prima volta, in questo caso è bene spiegare nel dettaglio termini e condizioni di vendita. Gli utenti devono avere chiare le condizioni e la politica di reso prima di procedere all’acquisto. Chiarezza e garanzie sono fondamentali per acquisire nuovi clienti.
Come recuperare i carrelli abbandonati in un ecommerce
Le strategie possono essere diverse così come gli strumenti a disposizione. Una prima differenza la fa il carrello abbandonato prima di un acquisto e l’abbandono al momento del pagamento. Le due fasi sono molto diverse. La prima non significa convizione ad acquistare, la seconda sì. E sulla base di questa differenza le strategie da attuare sono diverse.
Una delle più utilizzate è senz’altro quella dell’invio automatico di 3/4 email cadenzate in più giorni. Inoltrate da un software, hanno lo scopo di ricordare all’utente l’operazione di acquisto avviata e non conclusa, con il convincimento a portarla a buon fine anche attraverso l’utilizzo di buoni sconto.
Più immediata e diretta è la chat. Interagire con l’utente online proponendo un dialogo su cosa sta cercando o semplicemente offrendo un supporto è un buon sistema per convincere l’utente a concludere l’acquisto. Il contro è trovarsi utenti che non preferiscono un approccio così diretto e frettolosamente abbandonano il sito. È un rischio che si può correre.
Contenere il prezzo del prodotto rispetto a un’azienda competitor è un altro metodo interessante, così come abbattere le spese di spedizione.
Ci sono tante altre tecniche per migliorare la percentuale di abbandono dei carrelli sugli ecommerce (riscontrabile da software Google Analytics):
✅ Rendere facile l’acquisto da mobile
✅ Evitare l’obbligo di registrazione
✅ Offrire più metodi di pagamento
✅ Semplificare il checkout
✅ Attivare campagne di remarketing
✅ Sfruttare al massimo i social…
…e tanto altro
Obiettivo dell’azienda è recuperare il carrello abbandonato in fase di pagamento e acquisire un nuovo cliente. Per ottenere ciò bisogna che il sito sia perfettamente funzionante e utilizzabile da mobile.
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