05 Ott Le Cantine e il web: 5 errori da evitare
La comunicazione digitale è diventata per le aziende vinicole un canale preferenziale attraverso il quale migliorare la brand reputation ed aumentare le vendite. Purtroppo la percentuale delle CANTINE che investono nel web, e soprattutto nell’ecommerce, è ancora troppo bassa, ma è ipotizzabile che nei prossimi tre anni le aziende vinicole investiranno tra il 25% ed il 50% del budget destinato alla comunicazione, nell’attività online. Tuttavia le chiavi di successo per una Cantina sono legate al superamento di errori che frequentemente si commettono nell’implementare progetti web “fai da te” o affidati a chi ha poca conoscenza ed esperienza della materia. Analizziamo i più ricorrenti.
> NON CONOSCERE IL PRODOTTO. Ci sono settori dove alla base del successo deve esserci la cultura del prodotto. In questo caso si deve conoscere il vino.
Il vino non è una bevanda come le altre, non è solo un packaging o un’etichetta, è una storia, un vissuto di una famiglia, a volte di generazioni che si susseguono per anni. Il vino non è un contenuto di una bottiglia, è una tradizione collegata ad un territorio e ad una sua denominazione. Puntare su contenuti che valorizzino tutti questi elementi, ma soprattutto affinare la conoscenza del prodotto e del territorio è alla base del successo di una azienda vinicola ed un consulente che decide di ampliare le proprie competenze in questo settore è la risorsa giusta per una Cantina.
> COMUNICARE SOLO CON ESPERTI. Trasformare il sito web in un libro per esperti di settore è un errore da non commettere. Non sono tutti sommelier o appassionati dunque oltre ad utilizzare un linguaggio tecnico nelle schede prodotto, fondamentale per chi fa ecommerce, vanno curati gli aspetti emozionali nel sito, i racconti relativi al prodotto, gli abbinamenti o le ricette associate a quel prodotto, così il consumatore non esperto di vino migliorerà la conoscenza di ciò che percepisce (Business to consumer).
> NON ANALIZZARE IL MERCATO. Lanciarsi in progetti web o di marketing digitale senza conoscere il mercato, il target di riferimento, gli strumenti con i quali migliorare la brand reputation o la vendita è uno degli errori in cui incappano le aziende vinicole a conduzione familiare, soprattutto per mancanza di competenze interne esperte nell’online.
> NON RACCOGLIERE I DATI DEL CONSUMATORE. Le cantine prestano sempre maggiore attenzione ai clienti che ogni anno usano approcciare alla vendita direttamente, trascorrendo qualche ora in cantina, degustando il prodotto o partecipando ad iniziative che la riguardano (vendemmia, eventi a tema, serate di degustazione). Tra le azioni più importanti c’è sicuramente quella di una raccolta dati di chi si è recato in azienda, in particolare dell’indirizzo email per poter continuare a dialogare ed informarlo attraverso l’invio di newsletter mirate. Un’azione di questo tipo è fondamentale soprattutto per le aziende che propongono l’ecommerce per poter fidelizzare quel cliente e stimolarlo ad un nuovo acquisto online.
> NON UTILIZZARE LE OPINIONI DEI CONSUMATORI. L’impossibilità di convincere gli utenti attraverso i sensi tradizionali come il tatto, il profumo o la semplice degustazione del prodotto riduce il peso del dato acquisibile dal consumatore che non può assaggiare il vino. Come poter sopperire? Attraverso strumenti che migliorino la percezione di ciò che gli interessa. L’utilizzo di foto di qualità, il confronto tra i prodotti, il ranking dei consumatori, le recensioni al sito sono dunque strumenti che permettono di archiviare l’opinione del consumatore in merito all’esperienza di navigazione, acquisto e successivo apprezzamento del prodotto acquistato. Questo stimolerà i futuri utenti non solo a comprare, ma anche a rilasciare recensioni di soddisfazione e gradimento.
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